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IL MAL DI SCHIENA

L’80 per cento degli italiani ne ha sofferto almeno una volta nella vita, il mal di schiena è infatti uno dei disturbi più diffusi (seconda causa di assenza per il lavoro). La colonna vertebrale non è “in forma”, ecco perché abbiamo il mal di schiena. Vediamo di capirci di più!

La colonna vertebrale è un insieme di oltre trenta ossa che sostengono tutto il corpo e che lo rendono mobile e flessibile. Al loro interno risiede una parte importante del sistema nervoso centrale, il midollo spinale, che affianca il lavoro del cervello.

A queste ossa, esattamente chiamate vertebre, sono collegati legamenti e strutture muscolari che ci permettono di effettuare tutti i movimenti e di assumere le posture più articolate.

La colonna vertebrale si divide in:

  • Cervicale (sette vertebre cervicali)
  • Dorsale (dodici vertebre dorsali)
  • Lombare (cinque vertebre lombari)
  • Sacrale (cinque vertebre sacrali)
  • Coccige

Le vertebre sono separate l’una dall’altra da dischi intervertebrali, veri e propri cuscinetti che evitano l’attrito di queste ossa tra loro e ammortizzano i movimenti.

La colonna vertebrale è una delle strutture più forti del corpo umano e deve assolvere a numerosi ed importanti compiti: dalla stabilità (sostiene il tronco, gli arti superiori e il capo), alla mobilità (consente tutti gli spostamenti del tronco e della testa), al contenimento (protegge il midollo spinale). Una struttura molto complessa controllata dal cervello, che gestisce il corretto equilibrio delle forze che si scaricano sulla schiena. La perdita di questo equilibrio causa la comparsa del dolore, che segnala che la schiena è “fuori forma”. Da quando l’uomo ha perso la posizione a quattro zampe, la parte bassa della colonna ha dovuto subire una serie di adattamenti: questo probabilmente ha comportato la comparsa del mal di schiena. Il fatto di avere poi oggi obbligato la parte bassa della schiena ad adattarsi alla posizione seduta ha ulteriormente aumentato i problemi. Per questo tutti soffrono, prima o poi, di mal di schiena: è “colpa” del nostro stile di vita (in quanto uomini), nonché dello stile di vita di ciascuno di noi singolarmente.

 

TIPI DI MAL DI SCHIENA

Il mal di schiena può essere classificato, infatti, in tre gruppi. Se il dolore è localizzato nella parte alta della schiena o nelle ossa del collo (colonna cervicale) è detto in termini medici cervicalgia. Se il dolore è localizzato nella parte bassa della schiena, intorno alle vertebre lombari, è detto lombalgia. Infine, se il dolore è localizzato nella parte centrale della schiena, intorno alle vertebre toraciche, viene detto dorsalgia.

La cervicalgia (dolore al collo) è un dolore che colpisce la colonna cervicale che in genere passa in pochi giorni ed è spesso associato con una postura sbagliata o con lo stress.

La lombalgia colpisce la parte bassa della schiena e può impedire anche i più piccoli movimenti. Molto spesso è causato da movimenti improvvisi o prolungati oppure dal rimanere per troppo tempo nella stessa posizione. Si tratta del tipo più comune di mal di schiena.

La dorsalgia, è il dolore che colpisce la parte centrale della schiena fino alla base del collo, intorno alle vertebre toraciche. La colonna toracica, che funge da struttura di supporto per la gabbia toracica, è composta da vertebre meno mobili rispetto alle altre e gli eventuali problemi in questa zona possono causare dolore e/o una sensazione di rigidità o di limitazione nei movimenti.

Della classificazione fanno parte altri due tipi di dolore alla schiena molto comuni:

Ernia del disco: si manifesta nei dischi intervertebrali situati tra una vertebra e l’altra, che danno flessibilità alla colonna vertebrale e ammortizzano gli urti. Se la parte interna morbida del disco inizia a sporgere, può premere sui nervi o sul midollo spinale. Questa patologia è nota come ernia del disco e colpisce più comunemente le vertebre lombari che utilizziamo abbondantemente nella vita quotidiana.

Sciatica: Quando un’ernia del disco preme sul nervo sciatico, il dolore può diffondersi all’intera gamba e prende il nome di sciatica.

 

QUALI SONO LE CAUSE DEL MAL DI SCHIENA?

La maggior parte degli episodi di mal di schiena acuto è legata a posture scorrette, stiramenti o traumi dovuti a sforzi che hanno sovraccaricato la colonna vertebrale.

Nel caso di mal di schiena da sforzo si avverte un dolore improvviso e violento nella zona colpita e si potrebbe provare un fastidio tale da non essere in grado di compiere le normali attività quotidiane finché il dolore non sia scomparso del tutto. Il mal di schiena dovuto a una postura scorretta, anche durante il sonno, invece, si manifesta gradualmente dopo aver tenuto per diverse ore una posizione obbligata e innaturale come ad esempio stare seduti per troppo tempo con la schiena china sulla tastiera del computer o guidare per molte ore. Potrebbe capitare anche di avvertire un forte dolore alla colonna vertebrale, soprattutto quella cervicale, dovuto all’eccessiva tensione dei muscoli, causato da problemi di tipo meccanico o, spesso, psicologici come un forte stress.

Entrando più in dettaglio, si potrebbero individuare cause ancora più specifiche per un mal di schiena frequente:

Sciatalgia: comunemente nota come sciatica, è un’infiammazione del nervo sciatico che parte dalla regione lombare della colonna vertebrale e si dirama lungo la parte posteriore della gamba, raggiungendo l’incavo del ginocchio e arrivando fino al piede.

Artrosi: l’artrosi delle vertebre lombari, dorsali o cervicali è causa dell’infiammazione dei tessuti molli circostanti il tratto vertebrale interessato e della conseguente comparsa di una contrattura muscolare reattiva. Può essere associata a una discopatia, ovvero un’ernia del disco.

Colpo di frusta”: si tratta di una violenta contrattura causata da movimenti bruschi della schiena, che provoca immediatamente un dolore intenso ai muscoli lombari.

Fratture vertebrali: in seguito a traumi causati da agenti esterni (un impatto violento a seguito di un incidente automobilistico o di una caduta, per esempio), potrebbe verificarsi una frattura vertebrale detta “da compressione” che, causando lo schiacciamento delle vertebre, porterebbe ad avvertire un dolore intenso nella zona lombare. Tale compressione potrebbe verificarsi anche spontaneamente nei soggetti che soffrono di una forma particolarmente severa di osteoporosi.

 

I SINTOMI PIÙ COMUNI

Scopriamo come può essere descritto il mal di schiena sulla base della sintomatologia avvertita (è importante in fase di anamnesi, ovvero quando parliamo dei nostri disturbi durante le visite medico-specialistiche essere quanto più chiari possibili aiuta il medico stesso a fare una diagnosi):

  • Indolenzimento muscolare
  • Dolore lancinante, trafittivo
  • Dolore che si irradia verso la gamba (una o entrambe)
  • Dolore che peggiora quando ci si piega o si solleva la schiena, a riposo o camminando

Dolore che aumenta in posizione supina
In generale, quindi, ogniqualvolta il dolore che colpisce la nostra schiena, tutta o una sua parte, appare forte tanto da essere insopportabile, perduri nel tempo o insorga subdolamente per poi peggiorare creandoci problemi funzionali, dobbiamo farci controllare dal medico.

 

I CAMPANELLI DI ALLARME

Ci sono alcune situazioni che mettono in guardia su alcuni movimenti “errati” che si stanno compiendo rappresentando quindi dei veri e propri campanelli d’allarme. Facciamo alcuni esempi:

  • alzandosi dalla sedia o dal divano, entrando o uscendo dall’auto si prova dolore alla parte lombare della schiena
  • facendo retromarcia in automobile si avverte una fitta dolorosa al collo, e il dolore si irradia (anche come “scossa”) lungo un braccio
  • mentre si guarda in alto (alzando la testa per prendere qualcosa), si prova dolore alla nuca complicato da vertigini e sensazioni di nausea
  • si ha spesso mal di testa con la sensazione di peso sul collo e sulle spalle
  • durante starnuti e colpi di tosse si avverte una fitta dolorosa tra le scapole o alla parte lombare della colonna vertebrale
  • è presente un dolore dorsale, anche lieve, che impedisce la respirazione profonda
  • portando alcuni pesi o raccogliendo qualcosa da terra si avverte “fatica” nella zona lombare oppure si sente dolore che regredisce in breve tempo
  • al mattino lavandosi i denti o il viso si avverte rigidità della schiena nel tornare nella posizione eretta.

 

QUALI SONO I RIMEDI E LE CURE PER IL MAL DI SCHIENA?

Quando arriva il mal di schiena l’obiettivo principale è alleviare il dolore per consentire alla colonna vertebrale di riprendere a muoversi armoniosamente. Gioveranno in tal senso alcuni accorgimenti. Primo tra tutti il riposo a letto, che non deve essere però protratto per troppo tempo (massimo 1-2 giorni), per evitare che i muscoli della colonna perdano il loro tono; è consigliabile sdraiarsi con la schiena a contatto con un materasso piuttosto duro, tenendo le cosce piegate verso l’addome e le gambe sollevate con dei cuscini.

È bene poi applicare subito la borsa del ghiaccio all’insorgere dell’attacco, sulla zona dove il dolore è più forte (15 minuti per 3-4 volte al giorno): trascorse le prime ore, sono invece preferibili un cauto massaggio e l’applicazione di una fonte di calore, sotto forma di pomate o fasce riscaldanti, rimedi antichi ma che possono essere efficaci per ridurre la contrattura dei muscoli paravetrebrali e favorire un benefico afflusso di sangue nel punto della lesione. È anche consigliato, per chi soffre di mal di schiena cronico, l’uso di una fascia elastica lombare per alleviare il mal di schiena, un rimedio complementare ai farmaci che aiuterebbe a migliorare la funzionalità e ad alleviare il dolore.

Qualora il medico lo ritenesse necessario, per alleviare il dolore si può seguire il trattamento farmacologico, a base di antidolorifici e/o antinfiammatori.

Un altro rimedio contro il mal di schiena prevede l’assunzione di farmaci miorilassanti, in grado di “sciogliere” la contrattura dei muscoli paravertebrali e di ridurre in tal modo il dolore e la difficoltà nei movimenti.

Nella stragrande maggioranza dei casi i farmaci e gli altri semplici rimedi suggeriti sono più o meno rapidamente efficaci. La scomparsa del dolore non significa ovviamente aver risolto per sempre il problema, soprattutto quando il mal di schiena è di origine cronica.

Se entro 2-3 giorni il dolore non accenna a diminuire (sono necessarie almeno 2-3 settimane perché scompaia del tutto!) ma anzi si fa sempre più intenso, particolarmente durante la notte, è bene consultare il medico.

Il consulto medico è necessario anche quando il mal di schiena tende a ripresentarsi con troppa frequenza, con attacchi acuti ripetuti a distanza di poche settimane, e quando il dolore “cronico” non risponde più alle terapie o tende ad aggravarsi o cambia localizzazione o si associa a una perdita di peso non volontaria, in tutti i casi, cioè, in cui la malattia rende sempre più difficile svolgere le normali attività quotidiane e peggiora la qualità della vita.

 

È POSSIBILE PREVENIRE IL MAL DI SCHIENA?

Come abbiamo visto in oltre il 90% dei casi il mal di schiena regredisce spontaneamente entro 30 giorni dalla sua comparsa. Tuttavia se non vengono eliminate le cause ed i fattori predisponenti con tutta probabilità il dolore si ripresenterà nel giro di pochi mesi.

Ecco dieci consigli per prevenire il mal di schiena che possono essere utili quasi in ogni circostanza.

  1. Mantenere sotto controllo il peso corporeo: il peso in eccesso è un sovraccarico per dischi, articolazioni e muscoli, pertanto una riduzione dell’eccesso di peso permette di dare un sollievo quasi immediato alle strutture dolenti.
  2. Fare esercizio: una attività motoria aerobica facilita il contenimento del peso corporeo e mantiene la mobilità delle articolazioni, inoltre dà un senso di benessere generale. Per il mal di schiena sono appropriate attività come nordic walking, camminate e ginnastica in acqua, da evitare invece gli sport che generano traumatismi.
  3. Fare stretching: eseguire dolcemente esercizi di stretching per mantenere l’elasticità muscolare e una buona mobilità della schiena. Oltre ai classici esercizi sono molto utili tecniche come lo yoga e lo Qi Gong.
  4. Potenziare i muscoli: i muscoli ‘stabilizzatori’ della colonna sono principalmente quelli addominali e dorso-lombari. Mantenerli tonici e in forma è quindi importante per evitare che i movimenti ed i carichi della colonna vertebrale vadano a danneggiare dischi, articolazioni e legamenti. A questo proposito sono utili la ginnastica posturale ed il pilates.
  5. Psicologia: tecniche psicologiche cognitivo comportamentali, tecniche di meditazione, mindfulness e consapevolezza sono molto utili nell’autogestione del proprio dolore; difficilmente il dolore cronico scomparirà del tutto, pertanto queste tecniche sono utili per organizzare mentalmente una sorta di pacifica convivenza con un dolore accettabile.
  6. Sonno: mantenere una buona qualità del sonno riduce il dolore diurno percepito, è inoltre importante controllare il proprio materasso per evitare che nelle ore notturne la schiena assuma posture anomale incrementando quindi il dolore.
  7. Guida dei veicoli: una scorretta postura alla guida può aumentare la lombalgia specie nelle persone che passano molte ore in auto, è importante regolare il sedile in modo da mantenere le braccia e le gambe leggermente flessi, con la colonna ed il bacino aderenti al sedile.
  8. Fumo: il fumo, tra le altre cose, peggiora il microcircolo, pertanto riduce l’ossigenazione dei tessuti muscolari, e questo porta ad un peggioramento del mal di schiena.
  9. Alimentazione: il mantenimento di un microbioma intestinale fisiologico è fondamentale nel contenimento dei quadri di dolore cronico. Senza scendere nei dettagli che vanno valutati caso per caso, è importante fornire al nostro corpo una adeguata quantità di omega 3-omega 6, vitamina D, fermenti lattici e sali minerali. Frutta e verdura devono essere assunte quotidianamente.
  10. Accorgimenti: evitare di sforzare eccessivamente la schiena durante il lavoro riduce il dolore, ad esempio quando si sollevano pesi è opportuno piegare le gambe in modo da distribuire i carichi in modo più fisiologico.

 

IN CONCLUSIONE

Ricorda sempre che le buone abitudini e lo stile di vita più “fisiologico” possibile sono il miglior modo per prevenire il mal di schiena.